Mangiare con meno sale e zucchero, ovvero in modo più salutare, senza rinunciare al gusto non è così difficile, ed è quello che dovremmo fare per una dieta sana ed equilibrata.
Lo zucchero è usato principalmente nell’alimentazione e costituisce un alimento facilmente assimilabile e abbastanza calorico (4 chilocalrie per grammo). Esso viene immagazzinato nel fegato, inizialmente, in forma di glicogeno, quando il fegato è pieno, il glicogeno in eccesso ritorna nel sangue sotto forma di acidi grassi, i quali vengono trasportati in tutto il resto del corpo e immagazzinati nelle aree meno attive: il ventre, le natiche, il petto e le cosce. Quando queste aree sono completamente sature, gli acidi grassi vengono poi distribuiti negli organi attivi come il cuore ed i reni, degenerando la loro attività e trasformandoli in grassi.
Il consumo eccessivo di zucchero è considerato tra le probabili cause di:
- Candida albicans (fungo saprofita, svolge un ruolo rilevante nella digestione degli zuccheri mediante un processo di fermentazione)
- Carie
- Diabete
- Obesità
Lo zucchero raffinato può essere dannoso quando viene ingerito, perchè non fornisce nulla che possa servire all’organismo, non presenta minerali naturali che troviamo invece nella barbabietola e nella canna. È considerato come un vero e proprio veleno, in quanto può prosciugare e dissolvere dal corpo preziose vitamine e minerali, troppo zucchero può renderci sonnolenti e ci può far perdere la capacità mnemonica e di fare calcoli. Lo zucchero, quindi, è da considerare tra le cause che ogni anno provocano la morte di 35 milioni di persone, con particolare riferimento al diabete.
Quindi è necessario eliminarlo completamente dalla nostra dieta?
Non vi sono diverse alternative allo zucchero raffinato, il principale è il miele, il malto d’orzo di riso o di mais, lo sciroppo d’acero, il succo d’agave (ricco di sali minerali), lo zucchero integrale (derivato dal succo di canna da zucchero).
Anche il sale se assunto in eccesso, è nemico della nostra salute, bisogna ridurre il suo apporto soprattutto in presenza di malattie quali l’insufficienza renale, lo scompenso cardiaco e la cirrosi.
Il sale provoca gravi patologie:
- Ipertensione (aumento della pressione arteriosa): se ingeriamo molto sale, il sodio in eccesso che l’organismo non riesce a eliminare rimane nei vasi sanguigni e richiama acqua. In questo modo la quantità di sangue presente in arterie e vene aumenta facendo aumentare la quantità di sale che il cuore deve pompare in un minuto. E questo fa aumentare la pressione arteriosa.
- Ipertensione oculare: l’eccesso di sodio causa ipertensione arteriosa che a sua volta può determinare ipertensione oculare e disturbi della visione.
- Osteoporosi: l’eccesso di sale favorisce l’escrezione renale di calcio. Esso è un minerale essenziale per le ossa e una sua carenza aumenta il rischio di osteoporosi.
- Obesità: un consumo eccessivo di cibi salati può portare all’obesità, il sale non ha calorie ma stimola la sete che può essere soddisfatta da bibite zuccherate o alcoliche.
Il sale provoca anche ritenzione idrica:
- fa male alla pelle: un’alimentazione ricca di sale e povera di liquidi fa comparire la famosa “buccia d’arancia” sulla superficie cutanea
- fa venire la cellulite: il sodio si deposita nel tessuto connettivo, per effetto del suo potere osmotico, il sale richiama acqua nello spazio interstiziale, quindi fa gonfiare e fa accumulare la cellulite.L’apporto di sale nelle diete quindi va assolutamente ridotto. È molto semplice sostituirlo in modo creativo con l’utilizzo di spezie. Quindi bastano delle piccole accortezza:
- non salare troppo le pietanze
- utilizzare poco sale durante la cottura (meglio a cottura terminata)
- limitare il consumo di cibi conservati sotto sale o trasformati (insaccati, formaggi, patatine ecc.)
- Esaltare il sapore dei cibi con spezie e limone.È consigliabile consumare questi due ingredienti in forma ridotta, o utilizzare sostituti, come prodotti naturali e non raffinati.