Ige totali
Le ige totali sono le immunoglobine, delle proteine presenti nel sangue che, rispetto agli altri anticorpi, sono presenti in minima percentuale. La loro funzione è quella di proteggere l’organismo dalle infezioni che si possono sviluppare in seguito alla presenza di parassiti e al manifestarsi di un’allergia. Quando si sviluppa una parassitosi, i valori delle Ige diventano molto alti; normalmente invece sono molto bassi.
Tipi di immunoglobina
Le immunoglobine sono degli anticorpi suddivisibili in classi:
- Le immunoglobine A (IgA), presenti soprattutto nelle secrezioni esterne come saliva, muco, lacrime, difendono l’organismo dalle infezioni locali, bloccando un’eventuale colonizzazione di agenti patogeni;
- Immunoglobine D (IgD), dal ruolo non ancora perfettamente chiaro;
- Immunoglobine G (igG), presenti per il 75% degli anticorpi in un adulto, sono in grado di neutralizzare l’azione di diversi batteri, virus e tossine;
- Immunoglobine M (IgM), sono anticorpi attivi che difendono il sistema immunitario e il sistema sanguigno;
- Immunoglobine E (IgE), associati appunto alle allergie, sono in grado di proteggere l’organismo da eventuali infestazioni parassitarie.
Ige totali alte
Le ige alea si hanno soprattutto nei soggetti allergici; in presenza di sostanze estranee (allergeni), questi tendono a produrre quantità superiori di immunoglobuline. Quando gli allergeni si manifestano, quindi, le Ige si alzano, anche se il loro valore non dipende dalla gravità dell’allergia in corso. In presenza di un’allergia, le Ige sono fondamentali perché, in seguito al riconoscimento dell’allergene, causano la rottura dei mastociti.Pur essendo importante tenere sotto controllo i suoi valori, l’immunoglobina alta non è utile a diagnosticare l’allergia. Può capitare, infatti, che un soggetto gravemente allergico a una determinata sostanza abbia valori di ige bassi e, al contrario, che un soggetto con Ige alte non abbia sviluppato alcuna allergia.
Ige totali alte e allergia
Non bisogna dimenticare di cosa si parla quando si ha a che fare con un’allergia: il significato è semplice. Si tratta di una risposta immunitaria che si manifesta quando una sostanza esterna entra a contatto con l’organismo. Individuando tale sostanza estranea, il sistema immunitario scatena una difesa che va ad attaccare gli allergeni che, nella maggior parte dei soggetti sani, sono del tutto innocui.
L’allergia può essere più grave o più lieve e manifestarsi con diversi sintomi, di cui i più comuni sono: congiuntivite, raffreddore, asma, arrossamento degli occhi, orticaria, dermatite, eczema. L’allergia si manifesta soprattutto nelle persone più deboli e sensibili agli antigeni. Questi non sono altro che particolari molecole che fanno scatenare una reazione immunitaria mediata solamente dalle IgE prodotte dai mastociti. Un rimedio potrebbe essere caratterizzato dal vaccino desensibilizzante che viene effettuato sul soggetto allergico al fine di renderlo meno sensibile a quella specifica sostanza.
Reazione allergica
Riassumendo, quando una sostanza estranea entra in circolo, l’organismo può scatenare una reazione difensiva allergica. Questo fa sì che i mastociti producano le immunoglobine, le IgE totali. Dopo essere entrato in contatto con la sostanza estranea, chiamata antigene, il mastocita rilascia l’istamina in qualità di mediatore chimico della reazione allergica. La conseguenza è il classico arrossamento dovuto al fatto che i vasi sanguigni si dilatano. Non solo: ci possono essere degli edemi, abbondanti secrezioni e prurito. Dipendentemente dallo stato della reazione allergica in atto, bisogna agire in modo repentino e adeguato. Se l’allergia si manifesta nello stato più grave, quindi attraverso lo shock anafilattico, bisogna introdurre immediatamente nell’organismo dell’adrenalina che, in qualità di stimolatore cardiaco, favorisce l’aumento della pressione.