Il numero di fumatori in Italia è calato negli ultimi anni, a questo proposito la legge Sirchia (16 gennaio 2003) ha sicuramente giocato un ruolo importante, introducendo il divieto di fumo nei luoghi pubblici. Tuttavia gli ultimi dati disponibili redatti dal’OssFAD (Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’Istituto Superiore di Sanità) nel 2012 indicano che il totale dei fumatori ammonta a 10,8 milioni, un numero ancora decisamente importante. Di questi 10,8 milioni, il 93,4% fuma quotidianamente, mentre solo il 6,4% dichiara di fumare occasionalmente (lo 0,2% nel fine settimana).
I danni derivanti dal vizio del fumo sono molteplici e di natura molto seria: aumenta il rischio di ictus cerebrale, aumenta il rischio di infarto, favorisce il depositarsi dei grassi sulle pareti delle arterie, restringe i vasi sanguigni. Il livello polmonare rimane tuttavia il più colpito: l’enfisema e il cancro del polmone sono infatti patologie strettamente collegate al fumo di sigaretta.
Da non sottovalutare anche i rischi connessi al fumo passivo (aspirazione di fumo da parte di non fumatori): solo in Italia si calcola che le persone che subiscono il fumo passivo sono circa 15 milioni, dei quali il 25% ha meno di 14 anni. I bambini subiscono un ulteriore danno quando i genitori fumano: oltre a inalare fumo passivo in casa, hanno infatti il doppio delle probabilità di diventare futuri fumatori rispetto a bambini con i genitori non fumatori.
Coloro che hanno intenzione di smettere di fumare hanno diverse possibilità a disposizione, ma l’elemento indispensabile per riuscire a smettere è la forza di volontà. Anche se capita di ricadere nel vizio dopo un periodo di astinenza, l’importante è non scoraggiarsi e riprovare ancora.
In Italia sono presenti circa 400 Centri Antifumo che offrono il loro supporto con vari strumenti: il counselling individuale, la terapia di gruppo, la prescrizione di prodotti alternativi. L’accesso ai centri in alcuni casi è gratuito, mentre la solitamente prevede il pagamento di un ticket. I trattamenti sostituitivi prevedono cerotti, gomme da masticare e altri prodotti a base di nicotina. Il bisogno di fumare è infatti dovuto ad un’assuefazione fisica e psicologica alla nicotina, una sostanza che il corpo è abituato ad assumere regolarmente quando si è fumatori. Smettendo gradualmente l’assunzione di nicotina grazie a questi prodotti, si aumentano le possibilità di più del 50% di riuscire ad abbandonare il vizio del fumo.
I benefici ottenuti quando si smette di fumare valgono sicuramente lo sforzo compiuto: la pressione arteriosa torna nella norma, i polmoni cominciano a ripulirsi, si respira meglio e si ha più energia, la circolazione sanguigna migliora, l’alito è più fresco, si recuperano il gusto e l’olfatto.
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