Cardiologo Bologna (visita cardiologica con ecg, ecocardiorgamma ed holter cardiaco a Bologna con la d.ssa Santese Giuseppina e Cosimo Stefanio, cardiologi di Ionoforetica e dell’ospedale Villa Torri di Bologna).
Oggi parliamo di patologie del cuore con questi 2 affermati e conosciuti specialisti nell’ambito di cardiologia Bologna
La valutazione del rischio cardiovascolare è il primo passo per l’inquadramento diagnostico e terapeutico, per un corretto counseling sullo stile di vita e per la scelta della terapia farmacologica migliore.
Che cos’è la visita cardiologica con elettrocardiogramma?
La visita cardiologica con elettrocardiogramma è la visita specialistica finalizzata a produrre una diagnosi relativa ad un eventuale problema di natura cardiologica, che riguarda cioè il cuore. La visita cardiologica con elettrocardiogramma prevede l’esecuzione dell’elettrocardiogramma, esame diagnostico grazie a cui è possibile verificare lo stato dell’attività elettrica svolta dal cuore nell’ambito del ciclo cardiaco.
A che cosa serve la visita cardiologica con elettrocardiogramma?
La visita cardiologica con elettrocardiogramma viene consigliata nei casi in cui il paziente denunci sintomi quali dolore toracico, respirazione faticosa (dispnea) a riposo o sotto sforzo, svenimento (la cosiddetta “sincope”), giramenti di capo, palpitazioni o riduzione della forza in generale. La visita cardiologica con elettrocardiogramma ha inoltre un’importanza fondamentale per quanto riguarda le diagnosi e le cure relative alle principali patologie del cuore tra cui sono ricomprese:
– l’ ipertensione arteriosa
– le cardiomiopatie
– la cardiopatia ischemica
– lo scompenso cardiaco
– la valvulopatia mitralica e la valvulopatia aortica (le malattie che riguardano le valvole cardiache)
Alla visita cardiologica con eletttrocardiogramma devono sottoporsi con cadenza regolare i pazienti portatori di protesi valvolari. L’utilizzo dell’elettrocardiogramma consente inoltre di verificare l’eventuale esistenza di:
– Patologie relative alle coronarie
– variazioni del volume cardiaco
– alterazioni del ritmo cardiaco, come fibrillazioni, aritmie ed extrasistole
Come si svolge la visita cardiologica con elettrocardiogramma?
La visita cardiologica con elettrocardiogramma si compone principalmente di tre momenti.
Il primo riguarda la raccolta di informazioni da parte del medico cardiologo, relative allo stile di vita del paziente, che cosa mangia, se fuma, se pratica attività fisica, ecc. e ad eventuali presenze in famiglia di malati di cuore.
Il secondo momento è consiste in un esame clinico riguardante l’apparato cardiovascolare – mediante percussione e auscultazione – e la misurazione della pressione arteriosa.
Il terzo momento è quello riservato all’esecuzione dell’elettrocardiogramma. L’esame viene eseguito applicando speciali elettrodi in vari punti del corpo del paziente, in particolare in corrispondenza dei polsi, delle caviglie e del torace. Una volta attivato, l’elettrocardiografo registra l’attività del cuore e la elabora sotto forma di tracciato grafico (elettrocardiogramma).
Holter Cardiaco 24 ore a 12 derivazioni.
Cos’è l’HOLTER CARDIACO 24 ore?
Consiste nella registrazione su un apparecchio altamente tecnologico del tracciato elettrocardiografico durante un periodo di 24-48 ore e comprende, in ogni caso, un ciclo sonno-veglia. Questo avviene attraverso il posizionamento sul torace di elettrodi che collegati ad un registratore di minimo ingombro e di minor fastidio per il paziente (mangiare, lavorare, dormire ecc.) rilevano l’attività elettrica cardiaca, cioè una traccia elettrocardiografica. Si è rilevato estremamente utile per la diagnosi di aritmie e dei disturbi della condizione (blocchi) dello stimolo cardiaco.
E’ importante per:
– Correlare i sintomi riferiti del paziente (dolori al petto, palpitazioni, svenimenti) con le alterazioni elettrocardiografiche
– il controllo dei pazienti con malattia ischemica coronarica
– per i soggetti che praticano un’attività sportiva e presentano segni clinici e strumentali sospetti
– la dimostrazione o l’esclusione di eventi ischemici o aritmici in coincidenza con sintomi accusati dai pazienti e considerati specifici (dolori al petto, cardiopalmo)
– valutazione del funzionamento dei pacemaker
– il controllo della riabilitazione nel post-infarto
– l’identificazione e quantificazione delle extrasistoli