Prick e patch test sono due esami indolori e senza effetti collaterali, che servono a individuare gli allergeni e diagnosticare quindi eventuali intolleranze/allergie.
Il prick test è un esame allergologico semplice e molto diffuso, possono effettuarlo persino i bambini a partire da un anno di età. Questa tipologia di test è la più adatta per l’identificazione di allergeni di origine alimentare o inalatoria (presenti nell’aria). Si tratta di un test cutaneo che ha un affidabilità superiore al 90%.
L’esame è semplice e abbastanza veloce: il medico specialista pone sull’avambraccio del paziente una goccia di estratto allergenico, di una o varie tipologie, e con l’aiuto di una sottile lancetta sterile fa penetrare il liquido di circa 1 mm nell’epidermide. Dopo circa un minuto viene eliminato il residuo di sostanza presente sul braccio e si lascia agire quella penetrata. Una volta trascorsi 20/30 minuti è possibile visionare un riscontro: se si nota la comparsa di gonfiore e arrossamento in corrispondenza dell’estratto allergenico significa che il test è positivo ed è stato individuato l’allergene.
Il patch test è invece utilizzato per identificare sostanze che poste a contatto con l’epidermide, provocano una reazione infiammatoria locale (dermatite da contatto). Durante l’esame lo specialista pone sulla pelle dei dischetti contenenti una o più sostanze potenzialmente allergeniche, in quantità ridotte e diluite così da evitare qualsiasi pericolo per i pazienti. I dischetti vengono applicati sulla parte superiore della schiena del paziente, con l’aiuto di cerotti ipoallergenici. Le sostanze presenti nei dischetti vengono poi lasciate agire per 48 ore: il paziente dovrà evitare di bagnarli, praticare attività fisica o esporsi al sole in questo lasso di tempo. Se, quando lo specialista rimuoverà i dischetti, saranno presenti arrossamenti, vesciche o edemi il risultato del test è positivo. Talvolta il medico può anche richiedere di visitare nuovamente il paziente dopo un paio di giorni, così da valutare le reazioni allergiche quando completamente sviluppate. In base all’intensità della reazione cutanea lo specialista potrà valutare il grado di allergia del paziente.
Il test può essere effettuato solo su cute sana, senza dermatiti, acne o cicatrici. Potrebbero esserci controindicazione per le donne in gravidanza o in fase allattamento: è sempre buona norma consultare il proprio medico di base prima di prenotare qualsiasi esame.
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