Varicella
La varicella è una malattia che gran parte delle persone ha contratto in tenera età. Prima di compiere 12 anni, infatti, quasi tutti i bambini vengono colpiti da questa infezione, molto contagiosa, che si manifesta con dei sintomi inconfondibili. Si tratta di una malattia contraibile una sola volta nella vita, poiché dopo averla contratta l’organismo sviluppa un’immunità nei confronti del virus varicella zoster, il VZV. Quelle poche persone che non hanno mai avuto la varicella, infatti, rischiano di contrarla da adulti e, in questo caso, i sintomi sono gli stessi ma si presentano in modo più violento. In ogni caso, le conseguenze non sono quasi mai preoccupanti.
Varicella: sintomi e contagio
Per quanto riguarda la varicella, i sintomi sono piuttosto chiari: la persona colpita presenta delle eruzioni cutanee, che causano molto prurito; le eruzioni consistono in puntini rossi che compaiono prima sul viso e sul petto e poi si spargono in tutto il corpo. In una seconda fase, i puntini diventano delle vesciche piene di liquido che, dopo 2 settimane circa, si trasformano in crosticine, che cadono quando si seccano. L’eruzione cutanea si presenta in modo più forte nei bambini. Oltre a ciò, si presentano anche i classici sintomi di una normale influenza: febbre, mal di gola, mal di testa, dolori addominali, malessere generale.
Il contagio avviene molto semplicemente attraverso il contatto tra una persona infetta e una sana; quando la prima tossisce, parla, ride e, in qualsiasi modo, respirando emette delle goccioline infette, trasmette la malattia alla persona che le sta di fronte. Non solo: oltre al diretto contatto, la varicella può essere trasmessa anche tramite il contatto con superfici e oggetti contaminati. Bastano 15 minuti di condivisione dello stesso ambiente tra la persona sana e quella malata per scatenare il contagio.
Dopo esser stata contagiata, la persona è già contagiosa a sua volta, ancor prima della comparsa dei sintomi; da quel momento lo è fino all’inizio della seconda settimana di eruzione.
Cosa fare per evitare di contrarre la varicella?
Essendo un virus molto contagioso, la varicella tra i bambini è particolarmente comune. E’ fondamentale che questi si lavino molto spesso le mani, soprattutto dopo aver usato il bagno e prima di mangiare; oltre a questo, ovviamente bisogna stare alla larga dagli altri bambini già contagiati.
Un’alternativa per non contrarre la varicella è costituita dal vaccino. Esso rappresenta sicuramente la strategia di prevenzione più efficace, anche se non esclude al 100% di essere infettati dal virus; abbassa drasticamente la possibilità di esserne colpiti. Oggi il vaccino è obbligatorio, tranne per quei bambini sani che hanno già avuto la varicella e ne sono quindi immuni a vita.
Varicella nei bambini e negli adulti: la cura
Qualora comparissero dei primi sintomi, è fondamentale contattare il medico, per evitare possibili complicazioni e il contagio a terzi. Il medico, dopo aver diagnosticato la varicella, difficilmente prescrive degli antibiotici, a meno che le piaghe vengano infettate dai batteri. Questa situazione in realtà si verifica abbastanza spesso tra i bambini, che raramente riescono a controllare il prurito e grattano le vesciche, scatenando delle infezioni.
Un caso a parte vale per i neonati che sono nati mentre la mamma era infetta al momento del parto. A loro probabilmente il medico prescrive l’immunoglobina per varicella e zoster, per ridurre i danni dovuti all’esposizione alla varicella.
Solitamente, dopo 7 giorni dalla comparsa dell’eruzione, la persona contagiata non è più contagiosa e può riprendere normalmente la sua quotidianità.