Che cos’è il diabete?
Il diabete, più opportunamente chiamato diabete mellito, è la malattia metabolica più diffusa nell’uomo. In cosa consiste? In un eccesso di glucosio nel sangue; per questo si parla anche di iperglicemia, o glicemia alta. I livelli di zucchero sono più alti in conseguenza ad una mancanza di insulina, l’ormone prodotto dal pancreas responsabile di controllare la glicemia nel sangue. Quando l’insulina non viene prodotta a sufficienza e/o non lavora in modo efficiente, la glicemia sale e ci si scontra con il diabete.
Non stiamo parlando di una malattia contagiosa, né ereditaria, nel senso che non viene trasmessa in modo inevitabile da una generazione all’altra. Ciò non toglie la possibilità di esserne affetti per predisposizione familiare. Il diabete è, comunque, una malattia cronica: questo significa che, una volta diagnosticata, è necessario sottoporsi alle cure adeguate senza possibilità di sospenderle; purtroppo, dal diabete non si guarisce.
È fondamentale distinguere tra diabete di tipo 1 e diabete di tipo 2. Nel primo caso l’insulina prodotta dal pancreas è nulla; nel secondo caso, la stessa produzione è troppo bassa o l’organismo è poco sensibile all’azione insulinica. Il diabete di tipo 2 è quello più diffuso ed è in continua crescita. Esistono altri tipi di diabete, che dipendono da malattie genetiche, da malattie del pancreas o dalla gravidanza. In quest’ultimo caso si parla di diabete gestazionale: durante la gravidanza, si aggrava ed emerge una preesistente e mascherata intolleranza glucidica. La sua diffusione è pari al 10-20% circa tra le donne con più di 35 anni. È molto importante rilevarlo tramite un apposito esame (GCT).
Sintomi del diabete?
I sintomi del diabete dipendono dallo stato di avanzamento della malattia; se la persona interessata ignora alcuni segnali del corpo per molto tempo, probabilmente la malattia avanza e successivamente i suoi sintomi sono molto più forti dei livelli iniziali. Tuttavia, i sintomi più comuni sono: la sete continua (ed eccessiva), il bisogno di fare molta pipì, la fame continua, dei problemi alla vista, una sensazione di stanchezza e spossatezza, un formicolio a mani e piedi e un prurito continuo.
Diabete.Quando insospettirsi?
I tempi entro cui insospettirsi se si presentano questi fattori di dubbio sono piuttosto stretti nel caso del diabete di tipo 1: circa due settimane. Quelli del diabete di tipo 2, invece, si sviluppano nel corso degli anni ed alcune volte il soggetto nemmeno se ne accorge; il momento in cui se ne rende conto, in questo caso, è probabilmente quello in cui i danni della malattia sono piuttosto gravi (malattie cardiache o danni permanenti alla vista).
Chiunque sospetti di avere la glicemia alta deve rivolgersi immediatamente al proprio medico per sottoporsi a tutti gli esami del caso. Se non si interviene in modo tempestivo, la glicemia può alzarsi eccessivamente fino a provocare il coma e, in casi estremi, la morte del soggetto.
Come diagnosticare il diabete?
La diagnosi del diabete viene effettuata considerando i livelli di glicemia a digiuno. I valori entro i quali dovrebbe rientrare per essere nella norma sono compresi tra i 60 ed i 90 mg/dl; se, invece, essa è compresa tra 100 e 125 mg/dl si parla di intolleranza glucidica, una condizione preoccupante perché significa che il soggetto è predisposto allo sviluppo del diabete mellito. Se i valori sono superiori, non c’è dubbio che si soffra di glicemia alta.
Come curare e controllare il diabete?
I medici sono concordi nell’affermare che tenere sotto controllo la glicemia alta sia fondamentale per prevenire ulteriori danni sia all’apparato circolatorio che al sistema nervoso. È molto importante che la persona diabetica segua innanzitutto una dieta equilibrata, svolga attività fisica, assuma i farmaci che gli sono stati prescritti e si abitui ad una corretta igiene.