Creatinina
La creatinina è un prodotto di rifiuto del corpo umano e, più precisamente, costituisce il risultato del metabolismo muscolare.
Si tratta di una sostanza chimica che viene sintetizzata dall’organismo durante il metabolismo della creatina, elemento essenziale per i muscoli e la loro contrazione.
La creatina esercita una significativa funzione energetica, specie nella produzione di sforzi fisici intensi e di breve durata.
Nel corso del processo di assorbimento della creatina da parte dei muscoli, una parte della sostanza viene convertita in maniera irreversibile in creatinina e trasferita nel sangue. Attraverso i glomeruli renali, la creatinina viene filtrata ed eliminata completamente insieme alle urine, senza essere riassorbita dall’organismo.
Valori di riferimento della creatinina
Nel corpo umano, il ritmo di produzione della creatinina è pressoché costante durante la giornata ed è direttamente proporzionale alla massa muscolare dell’individuo. Differenze significative delle quantità di sostanza si rilevano in rapporto all’età, al sesso, alla razza e alla struttura corporea delle persone, nonché in base alla attività fisica praticata.
I valori di riferimento della creatinina vengono misurati in relazione alla concentrazione della sostanza nel sangue (creatininemia) e nelle urine (creatininuria).
In generale, i livelli sono leggermente superiori negli uomini rispetto alle donne ed ai bambini, in riferimento alla maggiore massa muscolare degli individui di sesso maschile.
Nelle persone adulte, i valori normali di creatinina nel sangue variano all’incirca tra 0,6 e 0,12 mg/dl per i maschi e tra 0,5 e 1,1 mg/dl per le femmine.
Per quanto riguarda la concentrazione di creatinina nelle urine, gli intervalli di riferimento sono i seguenti:
– uomo: 800 – 2000 mg/24h.;
– donna: 600 – 1800 mg/24h.
In generale, l’alterazione dei livelli di creatinina viene testimoniata dai sintomi propri della patologia che ha provocato la disfunzione metabolica.
A titolo di esempio, valori elevati di creatinina associati a malattie muscolari vengono rivelati dagli indici tipici di queste ultime quali debolezza, dolori muscolari e riduzioni della mobilità corporea. Analogamente, la riduzione della creatinina nel sangue dovuta a disfunzioni epatiche si riscontra con ittero, dolore e gonfiore addominale nonché con alterazioni del colore delle feci.
Misura dei livelli di creatinina
La misura della sua quantità presente nell’organismo umano fornisce indici sensibili e specifici sulla corretta funzionalità dei reni e sulla capacità di filtraggio del sangue da parte degli stessi.
La verifica dei livelli corporei di creatinina risulta utile anche nell’attività di monitoraggio dell’efficacia delle terapie delle patologie renali anche con specifico riferimento a determinate tipologie di pazienti (ad esempio, i soggetti sottoposti a dialisi).I valori della creatinina vengono accertati sia mediante gli esami del sangue (creatininemia), sia tramite le analisi delle urine (creatininuria).
L’esame ematico deve avvenire con il paziente a digiuno da almeno otto ore mentre, nel test dell’urina, il campione viene prelevato costantemente durante le ventiquattro ore.
Creatinina Clearence
Un esame ancora più specifico è quello detto Creatinina Clearence (ClCr), che rileva la concentrazione di sostanza nel sangue in rapporto alla quantità di urina prodotta in ventiquattro ore.
Il test della creatinina clearence prevede lo svolgimento dei seguenti passaggi:
– la raccolta delle urine delle 24 ore;
– il prelievo di un campione di sangue, per determinare la creatininemia.
L’esecuzione simultanea dei due esami, permette di confrontare il livello di creatinina contenuta nel sangue con la quantità della stessa sostanza espulsa attraverso le urine.
Creatinina alta nel sangue
Valori elevati di creatinina nel sangue sono indice di scarsa efficienza dell’attività renale e dell’incapacità di smaltimento regolare della sostanza attraverso le urine.
La creatininemia alta può essere associata a diverse patologie, tra cui l’insufficienza renale (acuta o cronica), le infezioni dei reni (pielonefriti), i calcoli renali, l’ipertensione arteriosa, le patologie della prostata, lo scompenso cardiaco, il diabete e l’acromegalia (ipertrofia delle mani, dei piedi e del viso).
Nei casi di insufficienza renale si osserva, spesso, anche uno stato anemico, in quanto sussiste un rapporto inversamente proporzionale tra emoglobina e creatinina. Risulta raro, infatti, riscontrare creatinina bassa e anemia mentre, in presenza di anemia è più facile rilevare la presenza di elevati valori di creatinina.
Eccessi sportivi, traumi, lesioni muscolari, ipertiroidismo, ustioni ed ipertrofia muscolare costituiscono altri fattori significativi per l’innalzamento dei livelli di creatinina nel sangue.
Incrementi della creatininemia possono derivare, altresì, dalla somministrazione di farmaci che esercitano attività tossiche per i reni, quali gli antibiotici (determinate classi), i diuretici, gli analgesici ed i medicinali chemioterapici.
Valori alti di creatinina si registrano anche in individui che seguono un’alimentazione molto ricca di carne e proteine.Sotto il profilo della sintomatologia, la presenza di creatinina nel sangue in quantità elevate si associa, spesso, a manifestazioni quali stanchezza, inappetenza, crampi muscolari, gonfiore ai piedi, alle caviglie ed intorno agli occhi, minzione frequente e dolorosa, mancanza di respiro, prurito e secchezza della pelle.
Creatinina alta nelle urine
Valori alti di creatinina nelle urine possono derivare da situazioni di disidratazione, in quanto la scarsità di liquidi, nel corpo umano, riduce la quantità di urina prodotta e, conseguentemente, accresce la concentrazione di creatinina.
Aumenti dei livelli della creatininuria possono, inoltre, essere associati ad alcune criticità quali ipertiroidismo, febbre, digiuno, diabete mellito, infezioni batteriche e virali, nonché ad iperattività muscolare.
Creatinina bassa nel sangue
Quantità ridotte di creatinina nel sangue vengono associate a patologie quali l’anemia, la distrofia muscolare, l’ipotiroidismo e la leucemia. In generale, valori inferiori alla norma possono essere riscontrati in presenza di situazioni di debolezza ed in gravidanza, nonché in concomitanza con la riduzione della massa muscolare dovuta al fisiologico invecchiamento corporeo, a diete ipoproteiche o a perdite di peso connesse a malattie croniche.
Durante la gravidanza, in particolare, il passaggio di sostanze nutrienti dall’organismo materno a quello del nascituro ed il fenomeno dell’emodiluizione determinano un fisiologico calo dei valori di creatinina nel sangue.
È possibile, inoltre, riscontrare valori bassi di creatininemia in concomitanza di patologie del fegato, in quanto la diminuzione della funzionalità epatica riduce la produzione di creatina e, di conseguenza, quella del relativo prodotto metabolico (la creatinina).L’utilizzo di alcuni farmaci e l’aumento di acqua all’interno dell’organismo sono responsabili di valori di creatinina nel sangue inferiori alla norma.
In ogni caso, non va dimenticato che livelli di creatininemia più bassi rispetto a quelli di riferimento non evidenziano necessariamente l’esistenza di stati patologici, bensì possono essere semplicemente ricondotti ad una condizione fisiologica dell’individuo.
Creatinina bassa nelle urine
La riduzione della quantità della creatinina urinaria può essere determinata da criticità quali l’insufficienza renale, l’ipertiroidismo, l’anemia e le patologie muscolari.
Creatinina alta e bassa, cura e rimedi
La sua concentrazione nel sangue e nelle urine è connessa, oltre che all’età, al sesso, alla razza ed alle caratteristiche fisiche degli individui, anche all’alimentazione ed allo stile di vita.
La dieta assume un ruolo molto importante nel controllo dei valori della creatininemia e della creatinuria.
Al fine di non consentire l’aumento della quantità di sostanza nel sangue e nelle urine è, ad esempio, preferibile ridurre l’uso di carne, uova e proteine nonché controllare la quantità di grassi e carboidrati. Nei casi di alti valori di creatinina, risulta altresì molto importante limitare l’impiego di zuccheri raffinati e di tutti i cibi che provocano disidratazione, specie se contenenti caffeina.
È, inoltre, utile bere molta acqua, evitare sforzi fisici intensi e dormire bene, in quanto, durante il sonno, il metabolismo corporeo rallenta, riducendo l’attività di trasformazione della creatina in creatinina e consentendo all’organismo di filtrare la sostanza chimica di rifiuto già presente nel sangue prima che si accumuli.
Nei casi di gravi patologie renali associati ad alti livelli di creatinina, è utile ricorrere alla dialisi, al fine di favorire la depurazione del sangue.Al contrario, nei casi in cui il suo valore sia basso a causa di una dieta povera di proteine, è importante ricorrere ad un’alimentazione ricca di cibi dal significativo contenuto proteico, tra cui la carne, il pesce, le uova ed i latticini (con esclusione di quelli più grassi).
La riduzione dell’uso di bevande alcoliche e la pratica di un’attività fisica regolare, in grado di incrementare la massa muscolare, costituiscono strumenti importanti per favorire l’innalzamento dei valori della creatinina corporea.