Curva glicemica
La curva glicemica (o OGTT) è un esame clinico utile per diagnosticare il diabete mellito, gestazionale oppure per individuare eventuali alterazioni metaboliche dei carboidrati. Il test misura a digiuno la quantità di zuccheri presenti nel sangue, prima e dopo l’assunzione per via orale di una speciale soluzione a base di glucosio. La curva glicemica può essere richiesta dal tuo medico curante quando, frequentemente e soprattutto lontano dai pasti, i valori della glicemia sono superiori a 140 mg/dl.
Cos’è la curva glicemica, perché si esegue e come si procede?
La curva glicemica è un esame diagnostico di laboratorio che si esegue al mattino presto e rigorosamente a digiuno per convalidare o meno la diagnosi precoce di diabete. Dopo l’ingestione di una soluzione acquosa zuccherata, lo specialista provvederà ad un primo prelievo, coadiuvato da una seconda o anche una terza misurazione di paragone. Sostanzialmente, la curva glicemica valuta possibili variazioni del metabolismo dei carboidrati oppure il diabete mellito, una patologia cronica caratterizzata dall’aumento degli zuccheri nel sangue dovuto ad un difetto di produzione di insulina. Quest’ormone ha, infatti, la funzione di impedire al glucosio di superare il limite massimo tollerato dal tuo organismo. L’esame della curva glicemica viene richiesto anche in gravidanza per mantenere sotto controllo i valori del diabete gestazionale, una condizione che potrebbe mettere a rischio la buona salute della futura madre e del nascituro. Il diabete gestazionale si risolve, in genere, dopo il parto ma se non adeguatamente diagnosticato, può comportare un’anomala crescita del feto e rendere complicati gli ultimi mesi di gravidanza. Nella donna gravida, i valori base da considerare sono differenti da un qualsiasi paziente diabetico. Il test viene eseguito con 3 prelievi (a digiuno, dopo un’ora e dopo due ore) e se la quantità di zuccheri presenti nel sangue risulta superiore rispettivamente a 92, 180 e 153 mg/dl si può parlare di diabete gestazionale, per cui vengono richieste un’attenta cura farmacologica ed una dieta alimentare sana e bilanciata. La curva glicemica è utile, inoltre, per monitorare i pazienti che soffrono già di iperglicemia e di ipoglicemia conclamate. Ma come avviene nello specifico l’esame clinico? Il test è molto semplice e non invasivo. Nei tre giorni che precedono il prelievo ti verrà richiesto di consumare almeno 150 grammi di carboidrati al giorno e di sospendere quei farmaci che interferiscono con il metabolismo glicemico. Il giorno dell’esame dovrai recarti presso il laboratorio di analisi completamente a stomaco vuoto. Ti verrà effettuato un primo prelievo ematico utile per stabilire un valore di riferimento. Se dovesse essere superiore a 126 mg/dl, lo specialista interromperà l’esame perché già compromesso. Le probabilità di riscontrare del diabete mellito, infatti, sono molte elevate, per cui potrebbe essere più utile analizzare altri parametri come la percentuale di emoglobina glicata nel sangue (HbA1c). In caso di valori inferiori a quelli indicati, allora sarà possibile procedere con la seconda parte dell’esame. Quindi, verrai invitato a bere una soluzione liquida composta da 75 grammi di glucosio, disciolti in circa 250-350 millilitri di acqua, da assumere nel più breve tempo possibile. Hai a disposizione tra i 30 secondi ed i 5 minuti. Nei bambini (o nei pazienti con massa corporea inferiore a 43 kg, la quantità di acqua sarà proporzionale al peso). La bevanda non ha un sapore particolarmente gradevole. L’unico effetto collaterale, se sei sensibile al gusto, può essere una leggera nausea provocata dall’eccessiva dolcezza. Pertanto, sentiti libero di berla nelle modalità che ritieni più opportune e che ti creano meno disagio possibile. Puoi procedere ad ampi sorsi oppure con calma, con un metodo più frazionato, ma ricorda che impiegherai molto più tempo. I prelievi ematici avverranno prima e dopo l’assunzione della bevanda con intervalli ben precisi stabiliti dallo specialista. Tra un prelievo ed un altro, è importante che tu rimanga completamente a digiuno e lontano dal fumo. Cerca di stare calmo per tutta la durata del test, in modo da non alterarne i risultati. A conclusione della curva glicemica potrai riprendere il tuo normale stile di vita.
Le principali cause di una curva glicemica alterata
La curva glicemica serve a stabilire con quanta velocità gli zuccheri assunti per via orale, assorbiti dall’intestino e trasferiti poi nel sangue, si legano all’ormone dell’insulina per espletare correttamente il loro compito nei tessuti. Tale valore viene stabilito mediante misurazioni ad intervalli prefissati e dopo l’assunzione della bevanda glucidica, nelle dosi stabilite dall’OMS (ovvero l’Organizzazione Mondiale della Sanità) e dall’IDF (International Diabetes Federation). L’alterata tolleranza di glucosio nel sangue registrata può essere indice del diabete mellito, oppure della ridotta tolleranza ai carboidrati. Questi valori costituiscono quindi un importante campanello d’allarme, per cui devi costantemente monitorarli e trattarli nella maniera più opportuna con l’aiuto del tuo medico di fiducia. Tieni conto che risultati alterati possono esporti a rischi cardiovascolari non indifferenti, come ad esempio la cardiopatia ischemica, l’ipertensione arteriosa oppure la colesterolemia HDL. Frequenti valori elevati di insulina sono indice non solo di diabete ma di altre patologie e criticità che possono alterare i risultati della curva glicemica:
– malattia renale cronica;
– patologie endocrino-metaboliche (acromegalia, ovvero l’eccessiva produzione da parte dell’ipofisi dell’ormone della crescita);
– sindrome di Cushing;
– ipertiroidismo;
– pancreatite;
– sindrome da malassorbimento;
– stress acuto, dovuto ad ictus, infarto o trauma di varia natura.
Gli eventuali risultati anomali possono dipendere anche da errori commessi inavvertitamente in fase di preparazione (il consumo di una bevanda zuccherata prima dell’esame) o dal laboratorio stesso (si tratta di un fenomeno raro, ma può capitare). Può incidere anche un’alterazione transitoria della glicemia nel sangue, dovuta magari da un’influenza, da un’infezione, da un’infiammazione articolare più o meno acuta, da episodi febbrili, da un’indigestione avvenuta il giorno prima del test della curva glicemica o ancora dall’assunzione di alcuni farmaci, come ormoni oppure corticosteroidi. Per avere delle informazioni più complete, il medico può richiederti di associare al test dell’OGTT un dosaggio dell’insulinemia. L’esame consiste nella misurazione della concentrazione di insulina nel sangue, contestualmente ai prelievi ematici dell’OGTT. Verranno in questo caso riempite due provette al posto di una sola, in modo da poter analizzare separatamente i due valori. A prescindere dalla modalità di esecuzione del test della curva glicemica, dovrai rimanere preferibilmente nelle vicinanze della sala prelievi, stare calmo ed avere tanta pazienza. Durante questo lasso di tempo potrai indistintamente telefonare, leggere un libro, controllare la posta elettronica, aprire un videogioco, ma non potrai assolutamente mangiare oppure consumare bibite zuccherate. Ti sarà consentito solo di bere dell’acqua in piccole quantità per evitare di alterare i risultati dei test successivi. Al termine dell’ultimo prelievo potrai lasciare l’ospedale e concederti finalmente una meritata colazione, non esagerando con l’assunzione degli zuccheri semplici. Dopo l’esame della curva glicemica devi comunque presentare il referto al medico curante, per aiutarti ad interpretare correttamente i risultati. Qualora dovesse essere necessario, potrete provvedere insieme alla formulazione della terapia più adeguata alle tue esigenze. Sicuramente, una dieta adeguatamente bilanciata e della sana attività fisica praticata per almeno 30-60 minuti al giorno saranno sufficienti per migliorare l’attività metabolica generale e per prevenire l’evoluzione della patologia verso stadi più complessi che richiedono farmaci specifici. Qualora ti venga diagnosticato il diabete mellito, invece, sarà necessario coadiuvare l’alimentazione con degli antidiabetici appropriati, calibrati sul tuo caso specifico. Questi farmaci ti accompagneranno per tutta la vita. Assunti con regolarità, ogni giorno, sono in grado di mantenere la glicemia al di sotto dei valori di sicurezza stabiliti.