Ematocrito
Il sangue è l’elemento che consente al tuo corpo di svolgere le sue funzioni vitali, quindi, come sostenevano gli antichi, rappresenta a tutti gli effetti la vita. Di fatto la medicina odierna lo classifica tra i tessuti connettivi allo stato fluido. Praticamente è il liquido che circola in tutto il tuo corpo, portando cibo a tutte le cellule, e prelevando i prodotti di scarto, che deposita negli organi addetti alla pulizia. Ecco perché il suo ruolo, e la sua salute, sono così importanti.Al suo interno ci sono varie parti, ognuna con un suo compito preciso. Vediamo quali sono le componenti. Innanzi tutto c’è il plasma, che è la parte liquido-viscosa, e che forma poco più della metà del sangue, il 55% – 60%. Poi ci sono una serie di elementi corpuscolari di varia natura. L’insieme degli elementi corpuscolari compone invece mediamente il rimanente 40-45%. La buona salute di ambedue gli elementi contribuisce, e in certi casi determina, anche la tua salute. Senza scendere troppo nel dettaglio, vediamo meglio plasma e corpuscoli.
Il plasma è la parte liquida, ed è formato soprattutto di acqua e per un 10% di sali e sostanze organiche. Tra le sostanze organiche più importanti ci sono l’albumina, le globuline, gli anticorpi, il glucosio e i trigliceridi. La parte corpuscolare invece è formata dai globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine. La quantità delle cellule, degli organismi e dei sali, presenti nel sangue, per attestare uno stato ottimale di salute, deve rispettare uno standard, una percentuale, che deve rimanere entro una forbice di tolleranza ben precisa. Quando questi valori sono fuori da questa forbice scatta l’allarme che indica un’anomalia, e il medico interviene prescrivendo la cura del caso. Un’anomalia che puoi scoprire solo se fai le analisi del sangue, ovvero l’emocromo. Ma cos’è esattamente l’emocromo e in cosa consiste questo esame?
L’emocromo
Quando il tuo medico ti prescrive le analisi del sangue riempie parecchie righe del foglio della richiesta. In ciascuna riga è segnato un esame particolare che analizza un elemento particolare. Generalmente infatti non occorre fare delle analisi del sangue complete di tutti i suoi elementi, ma si comincia col controllare i più importanti. L’emocromo, di fatto, è un’analisi di una parte significativa del sangue. Vediamo cosa esattamente vai a controllare quando fai un emocromo, e le funzioni di ciascun elemento.
Il numero dei globuli rossi
I globuli rossi nelle analisi si chiamano anche eritrociti, e la loro quantità media a millimetro cubo è di 5 milioni nei maschi, e 4,5 milioni nelle donne. Sono cellule senza nucleo, e contengono l’emoglobina, che consente il trasporto dell’ossigeno alle cellule. Un numero troppo basso di globuli rossi identifica uno stato anemico, e una conseguente ridotta ossigenazione di tutto il corpo, cervello compreso. Un eccesso può essere genetico, o indicare delle anomalie cardiache.Di fatto il valore dell’emoglobina è legato a doppio filo a quello dell’ematocrito, anch’esso indicatore di anemia. Vediamo, invece, come si valuta quantitativamente l’emoglobina. I suoi valori non devono andare al di sotto dei 14 g/dL per l’uomo, e dei 12 g/dL per la donna.
Ma l’emocromo procede anche attraverso la valutazione degli indici eritrocitari, tra cui il volume corpuscolare medio dei globuli rossi, o MCV, il peso medio dell’emoglobina nei globuli rossi, o MCH, la quantità sempre dell’emoglobina nei globuli rossi, o MCHC, e l’RDW che misura mediamente il volume degli eritrociti. Tutti dati che, a parità di conta dei globuli rossi, possono indicare un tipo diverso di patologia e una cura diversa.
Quindi sono molto importanti, per capire esattamente dove e come agire. Poi c’è la conta dei reticolociti, che sono le cellule giovani che formeranno i globuli rossi, e che attestano la salute del midollo osseo, da cui i globuli rossi vengono creati. E infine ci sono anche i globuli bianchi e le piastrine.
Anche i globuli bianchi sono di diversa natura, e rappresentano il tuo sistema difensivo e immunitario. Non è il caso qui di elencarteli tutti, ma ti basti sapere che il loro numero elevato può manifestare uno stato infettivo, anche avanzato. Mentre le piastrine sono importanti per la coagulazione del sangue e quindi il risanamento dei vasi feriti. Ma tra le analisi che compongono un emocromo completo c’è anche l’ematocrito, che, in qualche modo, rappresenta un esame il cui valore contribuisce radicalmente a determinare l’esito dell’indagine. Vediamo meglio cos’è e come si rapporta con gli altri valori, soprattutto con l’emoglobina.
Ematocrito
La facilità di scambiare l’ematocrito con l’emocromo è normale. Di fatto l’ematocrito è un valore che si basa anch’esso sugli stessi elementi, con la differenza che li valuta in percentuale rispetto al plasma, ed è un esame più semplice e diretto, fatto con un’apparecchiatura specifica, che separa i due elementi per centrifuga. Cioè l’ematocrito, che trovi scritto come HCT nelle analisi, è un esame molto più semplice, che si basa sulla percentuale di corpuscoli presenti nel plasma, valutando soprattutto i globuli rossi. Una percentuale che nel maschio, per essere nella norma, deve stare tra il 38% e il 50%, mentre nella donna i valori dell’ematocrito si muovono tra il 35% e il 45%.Tra l’altro il rapporto tra l’ematocrito e l’emoglobina sono, sempre nel caso di una situazione di normale salute, abbastanza stabili. Cioè, rispetto ad una unità campione di sangue, l’emoglobina è pari mediamente ad 1/3 dell’ematocrito. Infatti anche i valori fuori norma dell’ematocrito possono essere indicativi di uno stato anemico.
Ematocrito alto ed ematocrito alto
Ma perché i valoti dell’ematocrito hanno tanta importanza? I suoi valori, quando scendono sotto la soglia media, denotano infatti non solo uno stato anemico, dovuto magari ad una carenza di ferro nel sangue, ma possono segnalare anche una insufficienza renale, o che sei a rischio di un’emorragia, che, sottovalutata, può essere pericolosissima. Al contrario, se i suoi valori sforano la media, può rivelare problemi al cuore e alla circolazione, una scorretta idratazione del tuo organismo, o un malfunzionamento patologico dei reni.
Infatti, se i valori dell’ematocrito sono alti, vuol dire che il sangue è diventato troppo denso e scorre più lentamente, quasi a fermarsi, mettendoti nelle condizioni di rischiare un infarto cardiaco per ingolfamento del cuore, o per un trombo che potrebbe causare un ictus, o una carenza di ossigeno al cervello. Come puoi immaginare questo semplice esame, che può sembrare appena di routine, se fatto regolarmente, diventa un’indagine che ha il valore del salva-vita, per te e per i tuoi cari. E per farlo ti basta una prescrizione medica, ed un prelievo presso un centro analisi abilitato, da effettuare al mattino a digiuno.
Ematocrito ed emocromo:differenze
Insomma l’emocromo, o meglio l’esame emocromocitometrico, è un esame più completo, ed in grado di darti molte informazioni utili, per controllare e mantenere il tuo stato di salute generale. Invece l’ematocrito è un esame più semplice, basato sulle proporzioni tra plasma e corpuscoli, che ti dice immediatamente se la densità del tuo sangue è eccessiva, o troppo bassa, e ti mette subito in guardia rispetto alle patologie più pericolose per la tua sopravvivenza.
Ovviamente, come per tutti i valori, le medie cambiano rispetto ad alcuni fattori generali, come l’età, il sesso, le predisposizioni genetiche, l’abitudine a fare sport piuttosto che una vita sedentaria, le condizioni di salute al momento del prelievo, un’influenza per esempio può alterare alcuni valori, il peso, l’alimentazione, l’etnia etc. Ma a questo penserà il tuo medico di fiducia. Intanto, tenere sotto controllo la densità del sangue con un ematocrito, e i suoi valori con un emocromo, al di là dell’età, è una pratica preventiva, come avrai intuito, di vitale importanza.