Il Papilloma virus: cos’è e come si trasmette?
Tuttavia, in alcuni casi, l’Hpv potrebbe persistere e portare a lesioni della cute e della mucosa a livello dell’apparato genitale. Alcuni ceppi di virus Hpv possono essere molto pericolosi e aggressivi perché hanno un alto rischio oncologico. Ciò vuol dire che il papilloma virus è spesso associato con il carcinoma del collo dell’utero o carcinoma della cervice uterina o cervicocarcinoma.
In Italia, ogni anno, vengono diagnosticati circa 3.500 nuovi casi di questo tumore o neoplasia e oltre 1.500 donne all’anno muoiono. Per questo le campagne di screening e prevenzioni sono molto importanti per individuare subito le donne colpite da questa infezione ed evitare che il papilloma virus degeneri in qualcosa di ben più grave.
Il papilloma virus si trasmette attraverso il contagio sessuale con il contatto di pelle o mucosa genitale, in presenza di piccole ferite o abrasioni della cute.
Il papilloma virus: sintomi e terapia
La maggior parte dei ceppi di Hpv provocano delle lesioni della mucosa benigne, una sorta di verruche che possono manifestarsi sulle mani, sui piedi o sulle mucose genitali. Come abbiamo detto, in generale, queste infezioni si risolvono senza necessità di intervenire.
Tra i sintomi del contagio da Hpv possiamo segnalare la presenza di sanguinamento vaginale, dolore quando si urina o durante i rapporti sessuali o forti crampi nella parte bassa dell’addome. Si tratta di sintomi molto generici che possono avere molte altre cause diverse.
Se osservi uno o più di questi sintomi in concomitanza, è bene contattare subito uno specialista ginecologo o un medico per sottoporti ad accertamenti. In questi casi l’esame consigliato è il Pap Test che consiste in un’analisi della mucosa uterina per vedere se sono presenti cellule precancerose.
Come si cura il papilloma virus?
Se però l’infezione persiste, con sanguinamento e lesioni ripetute a livello dell’apparato genitale, può degenerare in tumore del collo dell’utero.
Se il cervicocarcinoma viene diagnosticato in una fase iniziale, le cellule precancerose vengono rimosse con un intervento chirurgico con laserterapia. Un intervento abbastanza facile, proporzionato alla gravità delle lesioni.
Se il tumore viene diagnosticato in uno stadio più avanzato, si dovrà procedere all’asportazione parziale o completa dell’utero e eventualmente o radioterapia o chemioterapia.
E’ importante non sottovalutare la questione dunque. Il 10% delle donne che contraggono l’infezione Hpv, presenta lesioni della mucosa dell’apparato genitale che nel giro di qualche anno si trasformano in cancro della cervice uterina. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 95% dei tumori al collo dell’utero è causata dal Papilloma Virus.
Papilloma virus e prevenzione
La prevenzione primaria riguarda le persone che non sono state ancora contagiate del virus e evita quindi che il virus si trasmetta. La prevenzione secondaria si rivolge invece alle donne che hanno già contratto il virus. La prevenzione secondaria deve quindi cercare di individuare questi casi il prima possibile per intervenire subito, eliminare l’infezione e far si che le cellule precancerose non si formino o vengano subito rimosse.
La prevenzione secondaria riguarda principalmente il Pap test e l’Hpv test. Nella maggior parte dei paesi europei, inclusa l’Italia vengono fatte ogni anno campagne di sensibilizzazione e prevenzione per incentivare le donne a sottoporsi ad uno screening per il umore del collo dell’utero o della cervice uterina.
Il Pap test e l’Hpv test sono esami che consentono di capire se nell’utero vi sono delle lesioni della mucose cancerogene. In Italia l’esame del Pap Test è raccomandato per le donne in età dai 25 ai 64 anni e va fatto ad intervalli regolare almeno ogni 3-5 anni per uno screening efficace.
Effettuando dei controlli regolari con il Pap Test o l’Hpv Test, si è osservato che il rischio di degenerazione nel tumore può essere ridotto del 70%. Se sottoponendoti ad un Pap Test, dovessi riscontrare delle lesioni cancerogene della mucosa a livello genitale, si può prontamente intervenire con una laserterapia poco invasiva per eliminare le cellule precancerose ed evitare la formazione del vero e proprio tumore in forma più aggressiva.
Il Pap Test consiste nel prelievo di cellule sulla superficie del collo dell’utero. E’ un esame che si esegue in pochi minuti, facile da eseguire e indolore. E’ davvero importante per la nostra salute sottoporsi regolarmente a questo test. Può essere eseguito anche in gravidanza, sarebbe meglio non effettuare il Pap Test nei giorni del ciclo mestruale, ma attendere qualche giorno dopo il termine del flusso mestruale. Evitare di applicare creme, unguenti o ovuli vaginali che potrebbero falsare i risultati dell’esame clinico.
E’ stato calcolato che se tutte le donne in età a rischio si sottoponessero al Pap Test o Hpv Test in maniera regolare ogni 3-5 anni, i casi di tumore del collo dell’utero si ridurrebbero di ben il 90%.
La vaccinazione è lo strumento più efficace che conosciamo per la prevenzione primaria dei virus, ovvero per evitare che di essere contagiati dal Papilloma virus. In Italia sono disponibili due vaccini preventivi contro l’Hpv.
Il vaccino viene somministrato generalmente all’età di 12 anni, prima di avere i primi rapporti sessuali. Sebbene il rischio sia maggiore nelle donne, sia femmine che maschi vengono vaccinati. Si tratta di un vaccino sicuro ben tollerato e che non comporta effetti collaterali indesiderati. Il vaccino è efficace contro due ceppi principali del virus Hpv che sono la causa del 70% dei umori della cervice dell’utero.
Una volta iniettato il vaccino, l’organismo inizia a produrre da solo gli anticorpi per combattere l’infezione incorso. E’ stato osservato che a distanza di anni, gli anticorpi prodotti dal sistema immunitario persistono quindi non è necessarie fare una dosa di richiamo del vaccino.
E’ importante chiarire bene che la vaccinazione non può in alcun caso sostituite l’efficacia dell’esame regolare del Pap Test o Hpv Test. Infatti, esistono dei ceppi di virus Hpv più rari, contro cui il vaccino non è efficace e non garantisce copertura. Per questo anche dopo essere stati vaccinati , è importante continuare ad eseguire i controlli attraverso l’esame citologico delle cellule dell’utero con il Pap Test. In questo modo portai proteggere il tuo corpo anche da eventuali altre infezioni o malattie e agire prontamente con la terapia.