Il consiglio più frequentemente fornito dai medici in campo ginecologico è quello di sottoporsi, regolarmente, a visite ginecologiche annuali. Tuttora, però, la disinformazione e la convinzione che ci si debba rivolgere ad un esperto solo in caso di gravidanza o in presenza di particolari disturbi regnano nel mondo femminile; l’idea che solo sottoponendosi a controlli ginecologici si possono prevenire ed individuare patologie più o meno gravi fa, così, fatica a farsi strada.
Nell’equilibrio che caratterizza l’organismo femminile, un delicatissimo ruolo è occupato dall’apparato genitale; esso, con il suo ciclo ormonale e con la sua importanza per quanto riguardo la sfera sessuale, incide profondamente sulla vita di tutti i giorni.
Ma come si articola il controllo ginecologico?
Se la paziente non lamenta particolari disturbi o sintomatologie, si passa all’ispezione vaginale, seguita da un esame fondamentale per la valutazione del benessere dell’intero apparato, in particolare dell’utero: il PAP-TEST. Quest’ultimo è un esame diagnostico volto all’individuazione di eventuali anomalie uterine che potrebbero portare, in futuro, allo sviluppo di tumori al collo dell’utero. Complementare al PAP-TEST, l’ecografia offre, poi, un quadro particolareggiato riguardo la situazione clinica di utero ed ovaie, favorendo la diagnosi di fenomeni di interesse ginecologico.
La palpazione degli organi interni, infine, permette di andare alla ricerca di eventuali miomi uterini o cisti ovariche.
Andiamo quindi ad analizzare le principali patologie ginecologiche.
Infezioni vulvo-vaginali
Colpiscono i genitali esterni e si differenziano in vaginiti (colpiscono invece la vagina) vulviti (infezioni della vulva), e vulvo-vaginiti. Le cause possono essere rapporti sessuali, stitichezza trascurata o scarsa igiene intima. I sintomi principali sono perdite vaginali bianche e dense (tipo ricotta),difficoltà a urinare, prurito, bruciore, arrossamento. Una maggiore cura della propria igiene personale, una dieta sana ed equilibrata e alcuni piccoli accorgimenti (evitare di indossare indumenti e pantaloni troppo attillati, utilizzare biancheria intima in cotone, cambiare spesso assorbente durante il ciclo) aiutano ad evitare il manifestarsi di questi disagi.
Cisti ovariche
Le cisti ovariche rappresentano una patologia molto comune nelle donne che vanno dai 15 ai circa 50 anni. Queste si costituiscono di sacche di liquido che vengono a formarsi all’interno o sulla superficie esterna delle ovaie. La loro presenza può essere asintomatica oppure portare a disturbi di vario tipo. Queste vengono a crearsi quando un follicolo non si rompe come dovrebbe rilasciando l’ovulo ma trattenendo allo stesso tempo il liquido e posso sparire anche senza alcun intervento medico.
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