Il glaucoma causa un aumento della pressione intraoculare ed è una delle patologie che più spaventa la popolazione perché è tra le prime cause di cecità. Ci sono vari tipi di glaucoma: glaucoma ad angolo aperto, glaucoma ad angolo chiuso, glaucoma sine-tensione (cioè glaucoma che ha dei danni glaucomatosi senza però avere un rialzo di pressione).
Cosa intendiamo per pressione intraoculare?
Si tratta della pressione che abbiamo all’interno dell’occhio e si misura con metodiche ad applanazione, nei casi in cui i pazienti abbiano già delle problematiche abbastanza serie.
I sintomi del glaucoma sono molto subdoli, in quanto questa patologia può anche non dare nessun tipo di sintomo. Talvolta può causare annebbiamenti visivi transitori, che con l’avanzare della patologia provocano la comparsa di macchie nere, con deterioramento del campo visivo.
Cosa si può fare?
Si possono fare degli esami che sono quelli di screening , la visita oculistica è la prima, si valuta la familiarità per patologie del glaucoma perché ha una corrispondenza genetica. E’ consigliato sottoporsi alle visite oculistiche in età giovanile, in quanto avviando una diagnosi precoce di questa patologia si ha un maggior controllo. Il glaucoma può essere di tipo cronico, cioè in continuo avanzamento, o di tipo acuto, che si manifesta con un aumento brusco della pressione. I sintomi del glaucoma acuto possono essere dolore, a volte anche sensazione di vomito, fotofobia, nei casi più gravi il paziente deve recarsi subito al pronto soccorso oculistico, nel quale viene fatta la diagnosi e si cerca di abbassare la pressione.
Il glaucoma cronico invece è più subdolo perché la pressione resta a un target medio-alto senza dare dei sintomi così eclatanti come il glaucoma acuto, quindi è più facile che non venga diagnosticato subito. Ecco alcune delle terapie che si possono attivare: terapie topiche prevalentemente quindi con una diminuzione della pressione solo tramite dei colliri. In ogni caso prima di sottoporre il paziente all’intervento chirurgico solitamente si effettuano delle iridotomie, cioè degli interventi con il laser.
Anche la cataratta può far alzare la pressione intraoculare, molto spesso infatti prima di andare a fare delle indagini ulteriori su come trattare un paziente se con il laser o con terapia chirurgica, si opera la cataratta inserendo il cristallino artificiale, che causa una diminuzione della pressione intraoculare.
Gli esami fondamentali che vengono fatti per dare uno screening del glaucoma sono: il campo visivo, un esame dove si cerca di valutare qual è la soglia visiva dell’occhio in esame, la pachimetria che consente di misurare lo spessore corneale, poichè lo spessore corneale ha la sua influenza nell’aumento o diminuzione del valore pressorio. L’OCT (tomografia a coerenza ottica) ha lo stesso potere della TAC per valutare i vari strati che compongono sia la regione oculare che la regione del nervo ottico: si tratta di un esame diagnostico (non invasivo) che consente di rilevare delle scansioni della cornea e della retina per la diagnosi di molte patologie corneali e retiniche.
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