L’oftalmologia o oculistica è una scienza medica che si occupa di studio, prevenzione, diagnosi e cura di ogni tipologia di patologia che colpisce l’occhio. L’oculista è, quindi, un medico specializzato nell’individuazione e nella cura di malattie che coinvolgono il sistema visivo e l’occhio.
In questo articolo approfondiremo tre tipologie di visite effettuate in ambito oculistico: la visita oculistica, lo studio del campo visivo e la visita ortottica.
La visita oculistica ha lo scopo di diagnosticare e, quindi, curare eventuali patologie cliniche che si manifestano a carico del sistema oculare. Molte malattie che colpiscono questa delicatissima area del corpo umano sono asintomatiche; per questa ragione gli esperti consigliano di sottoporsi periodicamente a visite di controllo.
Nella prima parte di queste ultime l’oculista provvede all’anamnesi del paziente con la quale acquisisce informazioni riguardo la storia clinica del paziente, il suo stile di vita, la data di insorgenza di eventuali disturbi e le modalità con cui questi si sono presentati.
In un secondo momento, lo specialista provvede all’analisi esterna dell’occhio per poi condurre test specifici volti a valutare l’acutezza visiva, la pressione intraoculare, il fondo oculare e la funzionalità della pupilla.
La durata della visita si aggira intorno ai 20-30 minuti e, per quanto riguarda il paziente, non è prevista alcun tipo di preparazione.
In cosa consiste invece lo studio del campo visivo?
Condotto per identificare la presenza di infiammazioni del nervo ottico o del glaucoma, l’esame del campo visivo è un particolare esame oculistico, utile anche per la diagnosi di eventuali tumori cerebrali. Questo esame si esegue appoggiando il mento ad uno strumento computerizzato, coprendo l’occhio non esaminato; con l’occhio scoperto il paziente fissa un’area centrale allo strumento e preme un pulsante ogni qualvolta un punto luminoso entra nel suo campo visivo, pur continuando a guardare davanti a sé. Con una durata di circa 40 minuti, anche quest’esame non prevede alcuna preparazione da parte del paziente, e non presenta rischi o controindicazioni.
La visita ortottica ha, invece, lo scopo di individuare e monitorare lo sviluppo di eventuali alterazioni del normale funzionamento del sistema neuromuscolare dell’occhio, alterazioni che provocano disturbi quali strabismo, visione doppia, paralisi oculari e tanti altri. Questo tipo di visita prevede la valutazione della motilità oculare, della convergenza del senso della tridimensionalità, delle “vergenze fusionali” e dell’acuità visiva, quest’ultima tramite test specifici a seconda dell’età del soggetto preso in esame. La visita ortottica è assolutamente priva di rischi, non necessita di una particolare preparazione del paziente e ha una durata media che va dai 20 ai 25 minuti.
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