La labirintite è un’infiammazione del labirinto interno dell’orecchio e dei suoi canali semicircolari, la cui funzione principale è quella dell’equilibrio. Il termine labirintite viene spesso usato impropriamente riferendosi a patologie diverse che hanno qualche danno o sintomo in comune, come ad esempio emicrania, malattia di Ménière, emorragie celebrali, infezioni o tumori al cervello.
La labirintite può essere cronica o acuta, e colpisce principalmente le persone adulte (dai 30 ai 60 anni d’età).
Attaccando l’organo dove presiede il senso dell’equilibrio, i sintomi principali della labirintite sono appunto vertigini, capogiri, perdita dell’equilibrio, ma anche nausea, perdita dell’udito, difficoltà nel mettere a fuoco, cefalea, pallore e tachicardia. L’elevata instabilità è dovuto al cambiamento della disposizione del liquido nei canali dell’orecchio, il quale consente al cervello di capire la posizione spaziale del corpo.
Altro sintomo della labirintite è l’acufene, ossia la percezione di ronzii, fischi, pulsazioni e altri rumori, da uno o entrambi gli orecchi.
La labirintite è provocata da diverse cause, tra cui:
- infezioni virali: la labirintite virale (o neurolabirintite) viene provocata da malattie precedenti come varicella, morbillo, influenza, orecchioni, mononucleosi o parotite. Questo tipo di labirintite si presenta in modo improvviso e sparisce in qualche settimana.
- infezioni batteriche: la labirintite batterica viene causata principalmente da streptococchi, stafilococchi. Esistono due tipologie di labirintite batterica, ossia la labirintite sierosa e la labirintite purulenta. La prima forma è meno grave ed in genere frequente nei bambini a seguito di otiti medie; la seconda forma, più grave, si presenta solitamente nei bambini di età inferiore ai 2 anni.
La diagnosi della labirintite viene effettuata attraverso degli esami obiettivi come esami d’utito, TAC o RM della testa, elettroencefalogramma, elettronistagmografia ed esami del sangue.
Una volta diagnosticata, la labirintite viene trattata con terapie farmacologiche o chirurgiche. Nel primo caso, i sintomi della labirintite possono essere limitati da antistaminici, farmaci che riducono nausea e capogiri, sedativi e farmaci a base di cortisone. Nel secondo caso, gli interventi chirurgici vengono effettuati per limitare i possibili danni permanenti alla struttura dell’orecchio interno.
A secondo del tipo di labirintite, si possono verificare diverse complicazioni, tutte associate a problemi d’udito. Generalmente, in caso di labirintite virale, il recupero dell’udito è totale mentre, in caso di labirintite batterica, è più frequente che si verifichi una sordità totale o parziale.
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