Risonanza magnetica
Radiografia
La radiografia, detta anche RX o esame radiologico, compie, tramite l’uso di radiazioni elettromagnetiche di tipo X, lo studio di un segmento scheletrico o di un distretto. Durante l’esame le radiazioni di tipo X passano attraverso il corpo del paziente, perdono di intensità e compongono su di un sistema fotosensibile l’immagine del segmento o distretto studiato. Quest’ultima è poi elaborata, archiviata e consegnata al paziente.
E’ pericolosa la radiografia?
La radiografia non è un esame pericoloso e non richiede una preparazione particolare per quanto riguarda il paziente, a meno che non si tratti di una radiografia intestinale: in quel caso è necessaria un’attenta pulizia intestinale. Attenzione, però, alle donne in gravidanza, in quanto i raggi X potrebbero danneggiare il feto.
Solitamente viene eseguita sia a scopo preventivo che a scopo diagnostico: in particolare in caso di traumi alle ossa, quando si sospettano fratture e lussazioni. Spesso viene utilizzata anche dopo determinati archi temporali confrontando due risultati per tenere sotto controllo la situazione dell’osso, vaso o organo analizzato. È inoltre importante utilizzare le radiografie nelle lussazioni articolari e nel riconoscimento delle fratture.
Gli organi addominali possono essere studiati tramite radiografia, grazie all’uso di mezzi di contrasto: una soluzione di solfato di bario viene fatta assumere per via orale nello studio dello stomaco e dell’esofago, per esempio.
Risonanza magnetica cos’e’?
A differenza della radiografia, la risonanza magnetica (RM) non si basa sull’emissione di raggi X ma sull’utilizzo di campi magnetici. In particolare, il segnale di densità è dato dal nucleo atomico dell’elemento esaminato, mentre in radiologia si osservano le caratteristiche degli orbitali elettronici colpiti dalle radiazioni ionizzanti. Di conseguenza le informazioni date dalle immagini in RM sono di natura diversa: i tessuti si possono distinguere in base alla loro composizione chimica. Scheletro, articolazioni, colonna vertebrale e organi interni sono visibili con grande precisione.
Le immagini ottenute sono usate prevalentemente a scopi diagnostici. Appaiono molto dettagliate e permettono di rilevare particolari che altre tecniche di indagine radiodiagnostica non consentono. Le sezioni corporee analizzate vengono di solito rappresentate su tre piani diversi: assiale, coronale e sagittale. A causa dell’utilizzo di campi magnetici, non è possibile svolgere l’esame su pazienti con peacemaker o clip vascolari.
Che preparazione occorre per la risonanza magnetica?
La risonanza magnetica è un esame non invasivo, non richiede una preparazione particolare ed è considerato uno degli strumenti più importanti in ambito diagnostico.