La birra.
La storia non mente
La birra, una bevanda dalla tradizione millenaria, è sempre stata parte integrante della società sino ai giorni nostri. Oltre a essere sfiziosa e rinfrescante per il palato racchiude nella sua ricetta diversi ingredienti dalle enormi proprietà benefiche per l’organismo.Le popolazioni passate erano già a conoscenza delle sue qualità tanto che le sue origini posso essere fatte risalire ai tempi dei Sumeri e degli Egizi.In quei tempi la birra veniva associata a una vera e propria medicina tanto che la sua assunzione veniva prescritta anche ai più piccoli, sebbene con l’aggiunta di miele e acqua.Ovviamente le birre odierne sono ben lontane da quelle che si fabbricavano in passato perché i processi di lavorazioni, i cereali impiegati e le tecniche di fermentazione si sono evolute enormemente nel corso del tempo
Quali sono le differenze principali tra la birra industriale e quella artigianale?
Ogni birra possiede diversi tipi di cereali che a loro volta si distinguono per le loro proprietà intrinseche. Le birre industriali di norme filtrate, pastorizzate e ricche di additivi che ne favoriscono la conservazioneprolungata. In questo processo industriale la birra andrà quindi a perdere le sue caratteristiche più importanti a livello nutrizionale.Per contro la birra artigianale, che nel processo di lavorazione ha preservato tutte le sue proprietà avrà sia un gusto migliore che dei benefici più tangibili a livello nutrizionale.Una ricerca sostenuta da Assobirra, l’associazione dei produttori italiani, afferma che quasi il 90% dei medici intervistati si considera favorevole alla sua consumazione, in quanto viene considerata genuina e compatibile con un’alimentazione equilibrata.Il 60% di questi ultimi ne consiglia l’assunzione persino a chi segue una dieta specifica. Sempre dallo stesso studio si evince che l’87,2% dei medici italiani è a conoscenza delle ricerche condotte sugli effetti benefici che la birra esercita sul sangue, il cuore e le ossa, il 62 % degli intervistati si è detto favorevole all’attendibilità dei dati, mentre il 19,6% è in attesa di ulteriori approfondimenti.Il giudizio più rilevante, e certamente più positivo, arriva da Antonio Gasbarrini, professore dell’Università Cattolica di Roma. Secondo quanto dichiarato, l’alcool, e dunque la birra, protegge più dell’aspirina, a patto che venga assunta moderatamente e soprattutto senza modificazioni genetiche di sorta.Non è un caso infatti che le virtù salutari siano ricollegate alla presenza di vitamine del gruppo B, folati, antiossidanti minerali e nutrienti essenziali capaci di ottimizzare i funzionamenti del nostro organismo.
Quali sono le peculiarità della birra?
Dopo questa breve introduzione passiamo ad analizzare le caratteristiche che rendono la birra una bevanda così speciale.
– possiede meno calorie rispetto a tante altre bevande e i suoi effetti diuretici aiutano a espellere liquidi trattenuti dai tessuti.
– riduce la formazione di sostanze nocive come idrocarburi policiclici aromatici.
– previene patologie quali l’osteoporosi
– se viene assunta dopo l’esercizio fisico aiuta l’integrazione dei sali minerali e dei liquidi, fungendo da integratore naturale.
Per quanto riguarda i benefici sull’organismo la lista è lunga: previene la formazione dei calcoli renali, diminuisce i rischi di sviluppare il morbo di Parkinson, aiuta al corretto funzionamento delle terminazioni nervose e funge da coadiuvante per il rinnovamento delle cellule del sangue.A questi aggiungiamo il fatto che un consumo moderato di birra aiuta l’organismo a minimizzare il colesterolo LDL, aumentando quello HDL e quindi riducendo le probabilità di ictus e infarti. Può anche facilitare la motilità intestinale, per via dell’attivazione di un recettore specifico sensibile alle sue proprietà.
Quali sono gli ingredienti della birra?
Acqua: l’ingrediente principale, assolutamente da non sottovalutare. Ogni birra è tale grazie alle proprietà dell’acqua con cui viene prodotta, non a caso in passato le fabbriche di birra venivano edificate vicino alle sorgenti, dove l’acqua è nella sua forma più pura.
Luppolo: Si ricava da una pianta a fiore appartiene alla famiglia delle cannabacee e possiede una longevità che arriva sino ai vent’anni. Il suo habitat ideale è un ambiente fresco e un terreno fertile, infatti cresce naturalmente nei luoghi adiacenti a delle sorgenti. Nel processo di preparazione della birra vengono utilizzati solamente i fiori femminili, ma con lo sviluppo dell’industria si utilizza il concentrato di luppolo che risulta essere più economico e soprattutto garantisce una durata più lunga nel tempo.
Lievito: la vera parte strutturale della birra. Il lievito ne determina la consistenza, la spumosità, l’aromaticità e la densità e costituisce una parte essenziale nel processo di lavorazione. In base alle quantità adoperate e alle modalità di impiego si ottiene una diversa fermentazione. Nella bassa fermentazione il lievito, in questo caso il Saccharomyces Uvarum, forma dei depositi sul fondo, mentre nell’alta fermentazione il lievito, stavolta il Saccharomyces Cerevisiae, risale a galla formando dei grumi in superficie. A seconda della tipologia di fermentazione prescelta verrà associata una specifica temperatura, compresa tra i 5 e i 10 gradi centigradi per la bassa e tra i 15 e i 20 per quella alta.
Malto: derivato dalla trasformazione dei cereali, è un chicco che ha subito la germinazione. Per ottenere questo prodotto occorrono cinque fasi distinte: si comincia con la cernita e la pulitura dei chicchi, passando per l’idratazione cereale, la germinazione e l’essiccatura del cereale maltato. Il malto inoltre, può essere ricavato da vari altri tipi di cereali come l’orzo, il frumento, l’avena e la segale.
Riconoscere la birra attraverso i sensi
Vista – Le colorazioni della birra sono molteplici e variano in base alle sue caratteristiche. Dalla classica bionda alla birra più scura, ogni colore è associato a uno specifico grado di tostatura dei cereali impiegati. Le birre non filtrate risulteranno più torbide alla vista, risultando ambrate nel caso delle chiare. Le birre rosse sono generalmente doppio malto e, assieme alle nere, possono presentare dei fondi di lievito a causa del filtraggio, in alcuni casi assente.
Gusto – In questo caso, più che la tostatura, a determinarne le qualità è la tipologia di cereale impiegato. Le birre tedesche si distinguono per il gusto più amarognolo, notoriamente dovuto al fiore del luppolo presente in maggiori o minori quantità, mentre il sapore dolciastro proviene dal malto. A fare la differenza però è come sempre il retrogusto:fruttato, amaro, delicato, intenso. Fate un po’ voi…
Olfatto – Fiori, malti, frutti esotici. La birra, anche all’olfatto, è davvero una delizia per i sensi. L’intensità del profumo è parte integrante del suo sapore, perché il vero gustare parte dall’occhio, si estende all’olfatto e prosegue nella bocca. Inutile elencarne le sfumature, davvero infinite nella loro unicità, tuttavia è possibile tracciare uno spettro che a caratteri generali oscilla tra il fruttato e il luppolato. Dalla ale inglese alle pilsner, passando per le birre al frumento, la varietà è pressoché sconfinata e continua ad evolversi negli anni.
Qual è il corretto quantitativo giornaliero di birra da consumare?
La tolleranza giornaliera per un uomo è intorno a 2-3 unità mentre per la donna si abbassa a 1-2 unità. L’errore più comune che facciamo è quello di eccedere con la quantità di birra in un lasso di tempo troppo breve, come ad esempio nei fine settimana all’interno di pub e birrerie. 100ml di birra di bassa gradazione contengono tra le 30 e le 60 kcal, sebbene l’apporto energetico possa variare in base alla gradazione alcolica.
Quando la birra è sconsigliata?
La birra è sconsigliata in caso di gravidanza o allattamento, agli individui con ulcere, reflusso esofageo, steatosi epatica o delle patologie legate al fegato e al tratto gastrointestinale. I celiaci devono controllare attentamente il prodotto prima dell’acquisto, preferendo ai prodotti tradizionali quelli senza glutine.
Uso e abuso di birra
Che le bevande alcolice facilitino la socialità allentando i freni inibitori non è certo un mistero. In questo articolo abbiamo cercato di illustrare le proprietà di una tra le bevande più antiche e diffuse della storia a scopo informativo e non certamente per incitare un consumo smodato di alcool.
Le caratteristiche della birra, se assunta nelle quantità consigliate, garantiscono benifici tangibili al corpo ma, come qualsiasi altra cosa, l’abuso potrebbe sortire l’effetto contrario.
Informarsi, conoscere e sperimentare è essenziale per capire cosa abbiamo davanti e utilizzarlo nel miglior modo possibile per trarne un beneficio. Ogni forma di consumo improprio arreca un danno alla persona e a chi gli sta intorno.