Il pollo alla cacciatora è un secondo che accontenta tutti, richiede solo 1 ora di preparazione e gli ingredienti previsti sono quelli che chiunque può ritrovare nel proprio orto. Forse è proprio da qui che deriva il nome di questo secondo di carne: anche i cacciatori di un tempo, infatti, erano in grado di reperire in qualsiasi momento il rosmarino, il prezzemolo, i pomodorini, l’aglio e tutto ciò che serviva a cucinare e a dare gusto e sapore al pollo.
Pollo alla cacciatora : gusto e salute a tavola
La carne di pollo è molto apprezzata non solo per il suo gusto, ma anche per i benefici che apporta all’organismo. La carne bianca, a differenza di quella rossa, è magra, contiene pochi grassi e viene consumata da molti sportivi perchè il suo alto contenuto di calorie, proteine e minerali fa sì che mantenere il peso corporeo sia più semplice. Sono proprio le proteine a rendere il pollo una delle migliori fonti di potenziamento muscolare. Se l’obiettivo è quello di mantenere o aumentare la propria massa muscolare, mangiare carne di pollo rappresenta sicuramente un aspetto da non sottovalutare (unitamente all’attività fisica, ovviamente).
Altri punti forti del pollo:
- la vitamina B5 aiuta a trasformare i carboidrati in energia;
- calcio, fosforo e selenio rafforzano le ossa;
- la vitamina B6 previene gli attacchi di cuore;
- il magnesio è fondamentale alla salute in generale.
Da non dimenticare che la pelle di pollo è ricca di colesterolo e grassi. Ѐ quindi meglio scartarla ancor prima della cottura per coloro che hanno problemi di colesterolo. Per chi, al contrario, non soffre di tali problemi ma si sta riprendendo dalla classica influenza, mangiare anche la pelle di pollo può essere un aiuto a recuperare le forze più in fretta.
Pollo alla cacciatora: la ricetta
Il pollo alla cacciatora viene preparato in tutte le regioni d’Italia; le modalità sono diverse e variano a seconda delle tradizioni locali. Mentre la base di partenza è uguale per tutte e prevede carne bianca e verdure, le quantità e le modalità di preparazione assumono particolari diversi. Alcune regioni italiane utilizzano più sedano e carote, e mentre alcune bagnano con il vino, altre utilizzano il brodo o l’acqua, altre ancora aggiungono addirittura funghi freschi a pezzetti sottili.
Le ricette del pollo alla cacciatora sono quindi molte, ma l’originale è una: quella toscana. Si tratta di un secondo piatto economico, facile da preparare, poco calorico e amato da tutti. Vediamo insieme come procedere prima di gustare questo piatto dalle sole 140 kcal a porzione.
Gli ingredienti necessari per 4 persone sono molto semplici da reperire:
- 1 kg di pollo;
- ½ kg di pomodorini;
- 3 gambi di sedano;
- 5 carote;
- b. di cipolla, olio extravergine d’oliva, aglio, prezzemolo, sale, pepe nero e vino bianco.
Per prima cosa bisogna lavare ed asciugare il pollo. Successivamente, mettere un po’ d’olio, la cipolla e l’aglio in una padella e lasciare rosolare sul fuoco. Quando la cipolla acquista un po’ di colore, si può aggiungere le carote tagliate a pezzetti ed il sedano.
Trascorso qualche minuto, si aggiunge il pollo ormai asciugato e un pizzico di sale. Versare sopra un po’ di vino bianco, sfumare e aggiungere qualche rametto di rosmarino, lasciando cuocere tutto per circa 10 minuti.
Ora è possibile aggiungere anche i 500 g di pomodorini, un pizzico di sale ed uno di pepe e lasciare cuocere a fiamma media. Dopo 30 minuti circa, o comunque quando il pollo risulta piuttosto morbido, si può aggiungere il prezzemolo e servire, con il piatto ancora caldo.
Ѐ possibile preparare tantissimi piatti con il pollo. Le ricette si susseguono, comprese quelle per lo stesso pollo alla cacciatora. Chi volesse rimanere in linea, sicuramente può limitare le dosi di sale e olio. Un altro consiglio può consistere nel fatto di togliere la pelle del pollo prima della cottura. E perché non cuocere solo le cosce?
Che vino abbinare al pollo alla cacciatora?
Avendo a che fare con un piatto d’origine toscana, non si può che accompagnarlo con vino proveniente dalla stessa terra. Il vino toscano per eccellenza, il Chianti, infatti si sposa benissimo con questo secondo. Nonostante si tratti di carne bianca, è un piatto grasso e saporito, che necessita di un vino in grado di equilibrare i sapori. Il Chianti, essendo un rosso con una buona acidità, è infatti perfetto: non è nè troppo morbido nè troppo tannico. Da sottolineare i benefici di un solo calice di vino in accompagnamento al piatto, superato il quale si va oltre la quantità giornaliera consigliata. Bere in quantità smodate comporta più danni che vantaggi alla salute, quindi è sempre meglio non abusarne.