Cistite.
La cistite è un’infiammazione della vescica che si manifesta solitamente come conseguenza di un’infezione batterica. L’Escheria Coli è l’agente eziologico più frequente rappresentando circa il 70-95% delle infezioni, seguito dallo Staphilococcus Saprophiticus ,Streptococcus Faecalis dal Proteuse e dalla Klebsiella.
E’ una condizione molto frequente ,infatti dopo le infezioni trache-bronchiali è il motivo più frequente per il quale ci si reca dal proprio medico curante rappresentando circa il 10-12 % di tutte le visite mediche.
Colpisce prevalentemente il sesso femminile quasi il 50% delle donne soffre almeno una volta nel corso della propria vita di un episodio acuto di cistite e circa 1⁄4 di queste svilupperà un’ infezione ricorrente entro 6-12 mesi.
La maggiore prevalenza della cistite nella donna è legata sia al fatto che l’uretra è più corta e sia per la tendenza da parte dei batteri saprofiti presentii nel retto a colonizzare il perineo , il vestibolo vaginale e da qui spingersi verso il meato uretrale. Inoltre nell’uomo oltre all’ uretra più lunga vi è la presenza del secreto prostatico, francamente acido, che svolge una azione di protezione.
Cistite: cause, sintomi e diagnosi
Come capire di trovarsi di fronte a un’infezione del genere?
Solitamente la cistite si manifesta con :
DISURIA difficoltà a fare la pipì che può essere continua o saltuaria nell’arco della giornata, il getto può ridusri sia come potenza che come quantità ( la paziente riferisce di andare spesso con minzioni di piccole quantità )
Pollachiuria aumento del numero di minzioni durante le 24 ore
STRANGURIA intenso bruciore durante la minzione che si può accompagnare al
TENESMO vescicale dolore dovuto alla contrazione della vescica
La palpazione sovrapubica può creare dolore.
Come già accennato la causa principale è quella batterica pertanto fondamentale per fare diagnosi è l’urinocoltura che dimostrerà la presenza di una batteriuria significativa maggiore di 100.000 batteri per ml, di solito l’esame del sedimento urinario evidenziarà leucociti nelle urine ed occasionalmente microematuria ( globuli rossi in eccesso)
La cistite emorragica
Condizione in cui ai sintomi precedentemente elencati si associano alla presenza di sangue , visibile,nelle urine.
Al di fuori del campo delle infezioni batteriche o virali( principale causa di cistiti emorragiche nell’età pediatrica adenovurus 11-21) bisogna ricordare altre due catetgorie di cistiti emorragiche quelle secondarie alla radioterapia ( cistite attiniche) e chimiche (legate a farmaci escreti con le urine o instillate direttamente in vescica.
La perdita di sangue è dovuta al fatto che l’infiammazione ,a carico della mucosa vescicale ,determina edema ed raggiunge i capillari congestionandoli, li danneggia; questi, rompendosi, determinano un’emorragia. Quando si fa pipì, quindi, oltre al dolore e al bruciore, nelle urine si individuano anche delle perdite di sangue.
Rispetto alla classica cistite, in quella emorragica i sintomi sono più intensi, sia per quanto riguarda il bruciore che il dolore provato durante la minzione, oltre ovviamente alla presenza del sangue nelle urine.
Difronte ad una cistite emorragica bisogna sempre escludere una causa più importante di ematuria , pertanto una ecofgrafia delle vie urinarie ed un esame citologico delle urine è sempre consigliato.
Come curare la cistite?
La cistite batterica va curata semplicemente con gli antibiotici, mentre per la cistite di tipo infiammatorio vanno usati gli antiinfiammatori
Cosa fare per evitare di contrarre la cistite e cosa mangiare e non mangiare in presenza di cistite?
Cosa bisognerebbe fare? Quali buone regole da seguire per la prevenzione della cistite?
Esistono alcune buone abitudini , di stile di vita, che possono aiutare in senso preventivo. In particolare, è consigliato di:
– bere molta acqua,acqua oligominerale più di due litri al giorno
– educazione minzionale evitare di trattenere l’urina ,fare spesso pipì almeno 6 volte al giorno;
– lavarsi quotidianamente le parti intime con prodotti adatti poco agressivi e seguendo sempre un movimento che da avanti va verso la parte posteriore, e mai il contrario; in questo modo, i batteri hanno meno possibilità di arrivare a contatto con l’uretra;
– utilizzare indumenti comodi e non sintetici
– evitare di trascorrere troppo tempo in acqua, come nella vasca o in piscina;
– cambiarsi il costume subito dopo aver fatto il bagno, senza aspettare che si asciughi al sole;
-Regolarizzare l’alvo
inoltre l’assunzione di fermenti lattici può modificare e ridurre la flora batterica intestinale principale serbatoio delle infezioni urinarie
I lattobacilli esercitano sia una azione di competizione sugli altri germi presenti a livello del lume intestinale che una azione battericida tramite la produzione di idroperossidasi ed acido lattico.
Inoltre ,può essere di aiuto, l’assunzione di diverse sostanze naturali come il mirtillo, l’uva ursina la gramigna ecc che esercitano un azione antiedemigena ed un effetto decongestionante riducendo la capacità di adesione dei batteri sulla parete vescicale.Non bisogna mangiare cibi piccanti in presenza di cistite.